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Ritratto di Giulio Tasca


di Antonio Fadda (Popeye) 
Prendendo spunto da un tread relativo alle imitazioni realistiche, ho creduto di proporvi un breve ritratto di un amico, che legge Pipam ma ancora non si è registrato, un amico, Giulio è un ragazzo generoso a volte introverso ma quando puo’ esprimere le sue potenzialità, nel nostro caso nel campo della costruzione di artificiali, emerge dalla massa in maniera prepotente.
Giulio Tasca nasce nel 1973, fin da molto piccolo emergono le sue passioni, la pittura e la scultura, queste due passioni che ancor oggi lo impegnano tanto profondamente da fargli lasciare un comodo impiego presso l’azienda meccanica di famiglia (è diplomato perito meccanico), per seguire la sua voglia di emergere e di dedicarsi anima e corpo alla pittura.
Spirito indipendente fin da subito, lo dimostra la partenza per il servizio militare volontario nell’Arma Benemerita così per 5 anni, con la qualifica di carabiniere sciatore, Giulio può dare sfogo all’altra sua passione per la montagna e lo sci, inizia a dipingere scene silvestri con caprioli, cervi galli cedroni, camosci, senza nessuna base scolastica specifica ma solo con l’occhio osservatore che lo contraddistingue, con la passione per i particolari che diventa quasi maniacale.


Questo accanimento Giulio lo porta con sé anche nel campo della pesca a mosca, dove emerge subito nei numerosi concorsi di costruzione che lo vedono spesso superare ben più blasonati costruttori in campo nazionale.


Lo ricordo esordiente, emozionatissimo, con le mani sudate e tremanti ad un “Villa Guidini” trofeo organizzato dal Mosca Club Treviso, di non molti anni orsono e oggi a un decennio di distanza, dopo che l’attaccamento fin troppo maniacale alle sue passioni lo aveva allontanato seppur temporaneamente dagli affetti familiari, me lo ritrovo con lo stesso ardore, molto maturato e riconciliato con gli affetti, ma sempre alla ricerca di maggiore spazio per la sua incontenibile voglia di emergere che valuta però con maggiore ponderatezza.
Giulio è un grande appassionato di caccia alla beccaccia con il cane da ferma e altra sua passione venatoria che condivide col padre è la caccia di selezione agli ungulati, ne testimoniano la concretezza i numerosi trofei che si allineano alle pareti della sua camera da costruzione e che esso stesso provvede a costruirsi imbalsamando con precisione assoluta.
Come costruttore la sua arte varia moltissimo, passa dalle eccezionali mosche “da pesca”, a cui generosamente attingo....
...a degli stupendi esemplari che rasentano la perfezione e si confondono con gli insetti presente sul fiume, in questo penso che non molti in Italia possano stare alla sua pari, ha dalla sua una innata propensione all’osservazione dei particolari, gonostili e rostri nei suoi artificiali realistici sono riprodotti alla perfezione con risultati che lasciano allibiti i più esperti osservatori.




Come tutti i grandi oggi non partecipa più alle varie manifestazioni di costruzione ma spesso ne è ospite gradito dove si mette a disposizione per mostrare la sua tecnica che oso definire arte.


Oggi Giulio dipinge mobili in stile presso un noto mobilificio del trevigiano e crediamo che questo sia per lui il vero trampolino di lancio per un futuro artistico sempre migliore.
Potrete ammirare i suoi quadri di mosche, che illustrano il ciclo completo della vita degli insetti, dove il perfezionismo nella costruzione lo porta a lavorare anche settimane per la migliore riuscita anche di uno solo dei suoi artificiali.


Antonio Fadda (Popeye)

© PIPAM.org

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